La testa ben fatta
Riforma dell'insegnamento e riforma del pensiero
La testa ben fatta è un saggio di Edgar Morin pubblicato in Italia nel 2000 da Raffaello Cortina Editore.
Questo libro è dedicato all'educazione e all'insegnamento.
La missione di questo insegnamento è di trasmettere non del puro sapere, ma una cultura che permetta di comprendere la nostra condizione e di aiutarci a vivere.
C'è un'inadeguatezza sempre più profonda e grave tra i nostri saperi disgiunti e suddivisi in discipline da una parte, e problemi sempre più multidimensionali e globali dall'altra.
Gli sviluppi delle scienze non hanno portato soltanto i vantaggi dell'iperspecializzazione ma anche gli inconvenienti della compartimentazione e del frazionamento del sapere.
L'espansione incontrollata del sapere edifica una gigantesca torre di Babele, rumoreggiante di linguaggi discordanti.
Invece di opporre correttivi a questi sviluppi, il nostro sistema d'insegnamento obbedisce loro.
La conoscenza è conoscenza solo in quanto organizzazione e in quanto messa in relazione e in contesto delle informazioni.
La conoscenza non progredisce principalmente con la formalizzazione e l'astrazione, ma con la capacità di contestualizzare.
La cultura è frammentata in due blocchi.
La grande disgiunzione tra la cultura umanistica e quella scientifica provoca gravi conseguenze per l'una e per l'altra.
L'informazione è una materia prima che la conoscenza deve padroneggiare e integrare.
La conoscenza deve essere costantemente rivisitata e riveduta dal pensiero.
Il pensiero è il capitale più prezioso per l'individuo e per la società.
C'è un deficit democratico crescente dovuto all'appropriazione da parte degli esperti, degli specialisti, dei tecnici, di un numero crescente di problemi vitali.
Il sapere è divenuto sempre più esoterico (accessibile ai soli specialisti) e anonimo (quantitativo e formalizzato).
La riforma dell'insegnamento deve condurre alla riforma di pensiero e la riforma di pensiero deve condurre a quella dell'insegnamento.
Una “testa ben fatta” significa che invece di accumulare il sapere è molto più importante disporre di un'attitudine generale a porre e a trattare i problemi e principi organizzatori che permettano di collegare i saperi e dare loro senso.
Più è potente l'intelligenza generale, più grande è la sua facoltà di trattare problemi speciali.
L'educazione deve favorire l'attitudine generale della mente a porre e a risolvere i problemi e correlativamente deve stimolare il pieno impiego dell'intelligenza generale.
Una testa ben fatta è una testa atta a organizzare le conoscenze così da evitare la loro sterile accumulazione.
L'organizzazione delle conoscenze comporta operazioni di interconnessione e di separazione.
Il processo è circolare, passa dalla separazione al collegamento, dal collegamento alla separazione, e poi, dall'analisi alla sintesi, dalla sintesi all'analisi.
Si tratta di ricercare sempre le relazioni e le inter-retro azioni tra ogni fenomeno e il suo contesto, le relazioni reciproche tutto-parti: come una modifica locale si ripercuote sul tutto e come una modifica del tutto si ripercuote sulle parti.